E’ l’arma in cui eccelle da tanti anni la scherma italiana. Il fioretto tocca esclusivamente di punta ed ha un bersaglio ridotto al solo tronco (petto, addome, fianco e schiena). Un’arma molto tecnica le cui origini si perdono negli antichi duelli cortesi del XVII secolo.

Proprio per le sue caratteristiche, il Club Scherma Apuano riserva al fioretto un ruolo importante soprattutto in relazione alla formazione didattica dei giovani schermitori.

E’ l’arma che deriva dall’esperienza militare della cavalleria, in particolar modo dei secoli XVIII e XIX. La sciabola colpisce di punta e di taglio, mentre il bersaglio è costituito dal tronco, comprensivo di braccia e testa. Il combattimento di sciabola è veloce, tecnico e caratterizzato da una grande espressione atletica.

La spada è sicuramente l’arma più tattica che colpisce di punta un bersaglio costituito dall’intero corpo dello schermitore.

Nessuna convenzione tecnica nell’incontro: chi tocca per primo, con un tempo migliore, ottiene la stoccata.

L’intelligenza schermistica e la capacità di comprendere le intenzioni dell’avversario, già importanti per le altre armi, rivestono qui un ruolo fondamentale.

Nella scherma storica, principalmente riferità all’epoca medievale, utilizziamo la spada a due mani, spada e brocchiero, daga, randello, combattimento a mani nude (abraçar), restando sempre in un ambito didattico e formativo, senza però rinunciare allo spettacolo